Transazione Digitale e novità relative al PNRR

Attraverso il suo blog, Anna Maria Liguori ha confermato come il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri abbia stanziato ulteriori 280 milioni di euro, al fine di favorire i cittadini nella loro interazione con il mondo del digitale e supportare i comuni quando attivano una ricerca di informazioni, avanzano richiesta di un servizio o devono fornire una prestazione. Grazie a questo nuovo progetto, denominato Designers Italia, i Comuni renderanno i loro siti e i loro servizi più immediati, snelli e veloci, oltre che fruibili in modo più chiaro e semplice da parte degli utenti. In questo modo, i Comuni possono avanzare la loro richiesta di candidatura, al fine di ottenere un contributo economico e, sulla scia delle linee guida reperibili all’interno del PA digitale 2026, hanno la possibilità di scegliere tra due differenti modalità:

  • il “pacchetto informatico”, utile per aggiornare il sito internet;
  •  “pacchetto cittadino attivo”, finalizzato all’espletamento di differenti servizi.

Il Dipartimento stanzierà il contributo sulla base del numero degli abitanti e dei servizi presenti. Tuttavia, la candidature dei Comuni saranno accettate fino all’esaurimento delle risorse, ma entro e non oltre il 4 novembre 2022. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha diffuso il modello di comunicazione dei dati ed altre indicazioni relativamente all’applicazione del Credito d’Imposta a favore dell’innovazione tecnologica. In particolare, il Credito d’Imposta per l’Innovazione Tecnologica ha l’obiettivo di supportare la competitività delle Imprese, supportando interventi che vadano ad ottimizzare le aree di Ricerca e Sviluppo e di Innovazione tecnologica. Anna Maria Liguori, attraverso il suo blog, si è occupata dell’argomento. Il Credito d’Imposta per l’Innovazione Tecnologica è dedicato soprattutto alle imprese presenti sul territorio italiano e alle organizzazioni stabili di soggetti che non risiedono sul suolo nazinale, senza tener conto del comparto di attività, della grandezza, del regime contabile in corso e del sistema che determina il reddito ai fini fiscali. 

Al contrario, non possono godere del Credito d’Imposta per l’Innovazione Tecnologica le seguenti realtà:

  • le imprese che vivono una situazione di liquidazione volontaria;
  • le imprese in situazioni di fallimento;
  • le imprese sottoposte a liquidazione amministrativa coatta;
  • le imprese sottoposte alle sanzioni interdittive descritte all’interno dell’articolo 9, comma 2, del Decreto Legislativo numero 231 dell’8 giugno 2001.

Inoltre, le imprese potranno godere del Credito d’Imposta per l’Innovazione Tecnologica soltanto se dimostrano di rispettare tutte le disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e dimostrano di essere in regola con i versamenti previdenziali ed assistenziali dei contributi ai lavoratori, secondo quanto previsto dalla legge. A favore delle attività di ricerca fondamentale, industriale e sperimentale per lo sviluppo in campo tecnologico e scientifico, è previsto il riconoscimento del Credito d’Imposta per l’Innovazione Tecnologica fino al periodo di imposta attuale e con scadenza al 31 dicembre 2022, corrisposto al 20%, in base al calcolo, al netto di altre misure o contributi ricevuti il medesimo comparto di attività, con un limite massimo di 4 milioni di euro per anno. Invece, il Credito d’Imposta per l’Innovazione Tecnologica sarà corrisposto al 10%, con un massimo di 5 milioni di euro, nel corso del periodo di imposta successivo. Per tutte quelle attività che hanno come obiettivo l’innovazione tecnologica, utile alla realizzazione di prodotti o di nuovi processi di produzione, il Credito d’Imposta per l’Innovazione Tecnologica sarà versato al 20%, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, in relazione al calcolo netto di altre misure o contributi ricevuti sulle stesse spese, per un massimo di 2 milioni di euro l’anno. Invece, il Credito d’Imposta per l’Innovazione Tecnologica sarà versato al 5%, per un limite massimo di 2 milioni di euro all’anno, per il periodo d’imposta successivo. Infine, a favore delle attività di innovazione tecnologica 4.0 e green, che hanno come obiettivo realizzare tutti quei prodotti in grado di favorire la transizione ecologica o dell’innovazione digitale 4.0, verrà corrisposto un Credito d’Imposta  per l’Innovazione Tecnologica al 15%, per un massimo di 2 milioni di euro all’anno, per il periodo di imposta attuale e in scadenza il 31 dicembre 2022. Invece, per il periodo d’imposta successivo, la percentuale del Credito d’Imposta per l’Innovazione Tecnologica calerà al 10%, per limite massimo di 4 milioni di euro per anno.


Pubblicato

in

da